Medicinali omeopatici nel dopo terremoto
il giovedì 23 aprile 2009 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto


Inviato il 23 aprile 2009 da: Daniela Salvucci

Medicinali omeopatici nel dopo terremoto: cittadini e medici ringraziano L’omeopatia si mobilita in aiuto dei terremotati e mette a disposizione i suoi medicinali per i bambini che soffrono le somatizzazioni delle notti di terrore. Un’iniziativa che è stata largamente apprezzata. di Tiziana Di Gianpietro

La Regione Toscana e l’ospedale di Pitigliano hanno dato il via a questo intervento coordinato dalla dott.ssa Simonetta Bernardini e, sul territorio colpito, da me per la distribuzione e la corretta prescrizione dei medicinali nei campi di accoglienza, negli alberghi della costa che ospitano gli sfollati e a chiunque, anche in zone distanti dall’epicentro, abbia avvertito le scosse in quelle notti di paura e dolore e ne manifesti i sintomi. Dalla Farmacia dell’Ospedale prendo in consegna la scatola dei farmaci omeopatici e con essi inizio il giro di distribuzione nei più vicini campi di accoglienza. La vita all’interno ordinatamente e dignitosamente continua, nonostante nell’aria si percepisca la dimensione dell’assurdo accaduto: tutti si muovono imitando se stessi. Solo, a guardarli attentamente, sembrano sdoppiati in un presente che non è il loro. Un gruppo di bambini gioca sotto gli alberi. Il sole, nelle giornate serene in montagna è caldo, e subito fredde sono le notti e le giornate di mal tempo. Le madri li guardano con l’espressione di chi ha avuto in dono la loro vita per la seconda volta. Sembrano sereni. Cerco, nei campi dove è stata allestita, la tenda pediatrica, per dare appoggio ai nostri colleghi che dalle macerie degli ambulatori e delle case hanno salvato solo la vita. Palloncini e pupazzi all’entrata, un barattolo di caramelle all’interno. I colleghi che conosco o che mi riconoscono dal forum che ho tenuto attivo con le notizie, le necessità emergenti, la raccolta di decine di adesioni dei pediatri da tutta l’Italia, ascoltano interessati quello che spiego sulle indicazioni terapeutiche dei farmaci. L’iniziativa di fornire medicinali omeopatici per gli attacchi di panico dei bimbi e per altre necessità legate alla situazione, suscita una inattesa adesione e una ancora più inattesa conoscenza e uso con i propri pazienti. In Abruzzo, terra dimenticata per molte cose, anche la formazione omeopatica è stata trascurata in passato dalle scuole e la poca omeopatia viene praticata con timidezza e timore dai medici esperti. Proprio quest’anno, grazie al Direttore della Scuola di Specializzazione in Pediatria, avevo ottenuto l’insegnamento di Tecniche terapeutiche non convenzionali agli specializzandi del quinto anno. Un riconoscimento istituzionale, un passo avanti. Lascio su un foglio le indicazioni per i colleghi che si alterneranno nei turni successivi: Gelsemium sempervirens. Paura con reazioni neurovegetative, i disturbi compaiono dopo uno spavento, dopo brutte notizie. Tristezza, incapacità a piangere, inibizione, depressione, tremore alle estremità, ansia, diarrea emotiva, insonnia per l’attesa di un evento, difficoltà ad addormentarsi e a riaddormentarsi, agitazione, inquietudine, debolezza, situazioni angoscianti, stress. Arnica montana. Trauma con stravaso di sangue di cui aumenta il riassorbimento, contusioni, distorsioni. Dolori con la caratteristica dell’indolenzimento o dell’ammaccatura. Concussioni cerebrali. Ignatia amara. Rimedio del dispiacere, proprio di persone ipersensibili emotivamente che le rendono particolarmente vulnerabili, amareggiate e indurite. Difficilmente liberano le emozioni e rimangono bloccate interiormente. L’intensità del dolore e del dispiacere che racchiude il cuore di un paziente Ignatia può essere enorme, insopportabile. Va usato quando il dolore è "bloccato" o dura troppo a lungo, oppure produce sintomi funzionali. Calendula in TM, un fitoterapico. Studi sperimentali hanno dimostrato che l’epitelizzazione è accelerata e i parametri istopatologici sono migliorati rispetto alle ferite trattate solo con soluzione salina con riduzione dei tempi di cicatrizzazione del 25%. Inoltre l’applicazione di pomata di Calendula su ferite infettate con Staphylococcus epidermidis ha prodotto una accelerazione nella guarigione confermata da esami istologici. Collirio Eufrasia e Chamomilla. Decongestionante per le mucose congiuntivali A questi si aggiunge una pomata omeopatica per le punture di insetti molto richiesta nei campi per le zanzare che alla sera cominciano a mordere. Alcuni colleghi generalisti mi chiedono se questi farmaci possono essere usati negli adulti. Tanti hanno problemi, amarezze, rimpianti, perdita di persone care e di beni costruiti con una vita di sacrificio ed ora il vuoto davanti a sé li lascia disorientati. I farmaci classici sembrano eccessivi, il dolore non è fuori luogo, non è una malattia... ma a volte è insostenibile e non tutti hanno la forza di affrontarlo. In queste condizioni poi.... Fornisco indicazioni, consigli anche ai colleghi generalisti e comprendo che c’è bisogno di omeopatia più di quanto, forse, io stessa avessi previsto. Mi chiedono perché questi medicinali non vengano forniti gratuitamente su prescrizione del medico, come è stato stabilito da un’ordinanza regionale per gli altri farmaci in fascia C. Eppure sono più utili di una vitamina. Non so rispondere, affido questa domanda alla SIOMI. I medici, gli psicologi, i neuropsichiatri, mi dicono che i bambini, ma anche gli adulti, che durante il giorno si impegnano nelle loro faccende, alle prime ombre della sera mutano il loro comportamento. L’avvicinarsi dell’ora in cui più forti si manifestano le scosse, che a differenza di tante altre volte non si esauriscono in poche di assestamento, li carica di un’interna e incontrollabile agitazione che si legge sui volti tesi, sugli occhi cerchiati, nei respiri corti e nelle voci che si affievoliscono. I bambini irrequieti si stringono alle madri, diventano capricciosi, piagnucolosi. Il sonno è interrotto da risvegli, sussulti, incubi. Non vogliono il buio che evoca il sussulto della terra, il crollo delle mura, le urla, i ricordi di una quotidianità che non avranno più. Un aiuto dai farmaci che vengono dalla natura per contrastare gli effetti di questo terremoto senza fine su questo popolo di piccoli eroi di montagna, che portano nell’anima le loro storie tristi con la dignità che li fa conoscere a tutti come essi sono: "nobili e gentili". I campi intorno al capoluogo sono più di cento, arduo raggiungere tutti in qualche modo. Attivare la rete dei contatti per raggiungere anche i più piccoli magari tramite quei volontari che da ogni regione hanno mosso i loro mezzi di soccorso. Meravigliosa e solidale Italia, che il dolore unisce in una sinergia che fa quasi desiderare un mondo, sempre conscio che altri sono i valori, altro il senso della vita.

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