Individuata la proteina del deficit dell'attenzione
Apre la strada a sviluppo nuovi farmaci per curare il disturbo
il venerdì 24 aprile 2009 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto


ROMA
Scienziati dell’ Harvard Medical School, Belmont, hanno scoperto un enzima nel cervello di topolini di laboratorio che è in grado di regolare l’attenzione e l’iperattività. Una scoperta che apre la strada allo sviluppo di nuovi farmaci per curare il disturbo del deficit dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD).

La ricerca di Bill Carlezon e colleghi della Harvard Medical School, Belmont, MA e pubblicata, on-line, su Neuropsychopharmacology (gruppo Nature), è stato condotta in laboratorio su modello animale ingegnerizzato, su topolini nei quali era stata alterata la funzione di un enzima, proteina cinasi A (PKA), nella corteccia prefrontale, quella parte del cervello associata alla capacità decisionale. I topolini con la proteina alterata sono diventati iperattivi e non erano più in grado di concentrarsi su come comportarsi per ottenere cibo.

Poi, manipolando geneticamente un’altra proteina regolata da PKA, i ricercatori hanno indotto nei topolini lo stesso deficit di attenzione , ed hanno individuato che una via di comunicazione nei neuroni della corteccia prefrontale, nelle persone con ADHD diventa«pigra». Altre ricerche avevano già dimostrato che l’alterazione di PKA non fa diminuire nei topolini il desiderio di mangiare, ma è la loro capacità di concentrarsi su come ottenerlo che diminuisce.

Sono molti i bambini che combattono ogni giorno con questo disturbo, una condizione invalidante che interferisce con la loro capacità di concentrarsi e di avere un buon rendimento scolastico, per questo i ricercatori dicono di confidare in ulteriori ricerche per «arrivare allo sviluppo di farmaci che hanno un raggio di azione più specifico, farmaci che non producano effetti collaterali che invalidano il loro effetto come succede oggi per quelli già in commercio per questo tipo di disturbo».

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