CINA/ Pechino: fuorilegge la setta Falun Gong, viola i diritti umani
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giovedì 23 aprile 2009

La setta religiosa del Falun Gong é stata messa fuorilegge perché "viola seriamente i diritti umani, controllando la mente delle persone e provocando problemi gravi ed in alcuni casi la morte di innocenti", secondo la portavoce del ministero degli esteri cinese Jiang Yu.

Rispondendo alle domande in una conferenza stampa oggi a Pechino, la portavoce ha aggiunto che la setta è stata messa fuorilegge per "colpire questi criminali". Il Falun Gong è stato dichiarato un "culto maligno" dieci anni fa, dopo che improvvisamente - il 25 aprile del 1999 - diecimila dei suoi seguaci tennero una silenziosa manifestazione di protesta davanti a Zhongnanhai, il complesso residenziale nei pressi della Città Proibita nel quale vivono i dirigenti del Partito Comunista Cinese.

Secondo le organizzazioni internazionali per i diritti umani, il gruppo più numeroso tra i circa ventimila detenuti politici cinesi è composto dai seguaci del Falun Gong che in molti casi non hanno altra colpa che quella di seguire le istruzioni per la meditazione e l' esercizio fisico della setta, non molto diverse dalle altre forme di "qigong", la meditazione cinese basata sul controllo del respiro.

Il Falun Dafa Information Centre di New York ha affermato che la persecuzione contro i seguaci del culto si è aggravata l' anno scorso quando sono state usate come una "scusa" le preoccupazioni per la sicurezza delle Olimpiadi di Pechino.

Oltre che a New York, il Falun Gong ha uffici ad Hong Kong ed a Taiwan, dove ha circa un milione di seguaci. Secondo gli aderenti alla setta nel 2008 sono stati arrestati in Cina circa ottomila praticanti del culto, 104 dei quali sarebbero morti in prigione. Nel 1999 il Falun Gong aveva in Cina tra i 40 ed i 70 milioni di seguaci (il Partito Comunista ha 55 milioni di iscritti) e si ritiene che abbia mantenuto una forte popolarità.

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