Lo yoga allevia sintomi della sclerosi multipla e migliora la qualità della vita
il giovedì 04 settembre 2014 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto

Un recente studio della Rutgers University mostra che la pratica dello yoga ha ridotto il dolore e la fatica nei pazienti con sclerosi multipla (SM), migliorato l’equilibrio, la deambulazione e al contempo la qualità della vita



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La sclerosi multipla (o SM), una malattia autoimmune che colpisce il cervello e il sistema nervoso, può influire in modo pesante sulla qualità della vita di chi ne è colpito. Allo stato attuale non esiste una cura definitiva, ma soltanto dei trattamenti per cercare di rallentarne la progressione, alleviare o controllare i sintomi. Per questo motivo, la ricerca non si ferma e getta il proprio sguardo in tutte le direzioni – anche quelle considerate “alternative” come può esserlo una tecnica come lo yoga.

E proprio in questa direzione è andato un recente studio pilota della Rutgers School of Health Related Professions (RSHRP). Qui, la dott.ssa Susan Fogerite Gould – dell’Institute for Complementary and Alternative Medicine presso la School of Health Related Professions – insieme ai colleghi Evan Cohen e David Kietrys fisioterapisti e professori associati alla RSHRP di Stratford, hanno reclutato 72 pazienti con diagnosi di sclerosi multipla per avviarli a un programma di yoga della durata di otto settimane, progettato appositamente per i partecipanti. Di questi, soltanto 16 soddisfacevano i requisiti medici per partecipare. Tuttavia, 15 hanno preso infine parte allo studio, e 14 lo hanno completato.

Al termine delle otto settimane di training, i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti sono stati in grado di camminare per brevi distanze e lunghi periodi di tempo, rispetto a quanto facevano prima di aver praticato lo yoga. Per qualcuno, infatti, prima era addirittura difficile stare anche soltanto in piedi. Inoltre, i pazienti hanno mostrato un migliore equilibrio, una migliore e affinata coordinazione motoria ed erano maggiormente in grado di passare dalla posizione seduta a quella in piedi. Nel totale, la loro qualità di vita è migliorata, e si sono avuti benefici anche nella salute mentale percepita, nella concentrazione, nella vista, nel controllo della vescica, nel camminare, insieme a una diminuzione del dolore e della fatica.

«Lo Yoga non è solo esercizio fisico, è un intero sistema di vita – sottolinea nel comunicato Rutgers la prof.ssa Fogerite Gould, che presenterà i risultati dello studio il 26 settembre al Symposium on Yoga Research al Kripalu Institute in Massachusetts – Il gruppo di esperti che ci ha consigliato il processo ha voluto assicurarsi che fornissimo un programma completamente integrato che comprendeva la filosofia, la respirazione pratica, le posture, il rilassamento e la meditazione».

Tutti i partecipanti allo studio erano donne di età compresa tra i 34 e i 64 anni, alcune di esse avevano ricevuto una diagnosi di sclerosi multipla negli ultimi due anni, mentre altre avevano vissuto con la malattia per un massimo di 26 anni.
«Mi auguro che questo studio sia uno tra i tanti che ci offre le informazioni cliniche di cui abbiamo bisogno – spiega la Fogerite – Lo Yoga non è attualmente prescritto per le persone con SM, anche se potrebbe rivelarsi un trattamento molto utile».


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