VIRUS H1N1: STUDENTE CURATO ANCHE CON OMEOPATIA
il domenica 20 settembre 2009 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto


Due compresse di 'Tachipirinà da 500 milligrammi e una terapia omeopatica: così si è curato D.M., lo studente del liceo di Suor Orsola Benincasa che nei giorni scorsi aveva contratto il virus H1N1 e che oggi è senza febbre. Qualche dolore muscolare, la nausea: la degenza di D.M. è trascorsa così. «Ho ancora un pò di tosse e raffreddore - ha spiegato - Ora però sto meglio, mi sto solo annoiando tanto, visto che anche il pc si è rotto». Diciassette anni, buona media a scuola, grande esperto di musica rock anni '60 e 70. D.M. ha passato le sue giornate ascoltando la sua collezione di mp3 di Doors, Deep Purple e Pink Floyd: ma, quanto alla Nuova influenza, mai un attimo di panico. «È iniziato tutto con una tosse secca e fastidiosa che non finiva mai - ha raccontato - Poi ho cominciato a sentirmi molto stanco, ad avere dolori ovunque e la nausea. Mi lacrimavano anche gli occhi e mi faceva male un orecchio». Il ragazzo ha fatto il test di controllo all'ospedale Cotugno di Napoli e dopo due giorni ha saputo che era risultato positivo. Dopo il controllo è tornato a casa e nei giorni successivi è stato curato dal medico omeopata, come fa da quando aveva 2 anni e mezzo, e dopo tre giorni la febbre è sparita. «Inizialmente ci siamo un pò preoccupati - ha spiegato la madre Francesca - però abbiamo visto che il decorso è andato bene e ci siamo subito tranquillizzati». Sulla grande attenzione mediatica che si è creata attorno all'influenza di suo figlio, Francesca dice che è stata una esagerazione. «È importante stare attenti - ha detto - ma non bisogna esagerare. Bisogna avere sempre i piedi piantati per terra». Intanto lunedì mattina al Suor Orsola ci sarà un incontro tra le famiglie degli studenti e gli esperti del Servizio di prevenzione epidemiologica dell'Asl Napoli 1. I medici daranno tutte le informazioni necessarie e distribuiranno degli opuscoli informativi. Con molta probabilità D.M. non ci sarà a quell'incontro perchè per precauzione deve restare ancora a casa. «I miei amici volevano venirmi a trovare, ma non possono - ha raccontato - Alcuni medici mi hanno consigliato di stare a casa, possibilmente in isolamento o con una mascherina. Forse mercoledì torno a scuola - ha aggiunto - o forse resto a casa un'altra settimana». Ma alla domanda se è contento di prolungare questa 'vacanzà risponde subito di no: «I primi giorni di scuola sono facili, qui mi annoio da morire».

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