Medicina alternativa, boom oltreoceano
il martedì 08 febbraio 2011 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto

Negli Usa le medicine alternative stanno vivendo un periodo di grande espansione e ottengono il favore di una significativa fetta della popolazione grazie al minore costo rispetto alle cure tradizionali

Certo i fattori economici possono non essere la motivazione più appropriata per rivolgersi alle medicine alternative. Per qualcuno, infatti, questa può essere la risposta a un possibile malcontento causato dall’utilizzo di certi farmaci allopatici, per via dei numerosi effetti collaterali. Qualunque sia il motivo, una cosa è certa, gli americani prediligono le medicine alternative, altrimenti definite CAM.

In questi ultimi anni si è potuta registrare una forte crescita proprio negli Stati Uniti. A quanto pare però, secondo un nuovo studio, uno dei fattori predominanti nella scelta delle medicine complementari è anche il costo. Che è più basso delle cure tradizionali.
«È importante sottolineare che per gli americani senza assicurazione sanitaria, che quindi non possono permettersi le cure mediche, le medicine naturali potrebbero essere la loro unica risorsa», scrive l’autore principale dello studio, Dejun Su, direttore del the South Texas Border Health Disparities Center presso l’Università del Texas-Pan American.

Per capire che la medicina naturale era una delle scelte predominanti i ricercatori hanno analizzato i dati del National Health Interview Survey (NHIS) risalenti all’anno 2007. Questi dati riportavano le interviste di oltre 23.000 persone adulte. Dall’analisi è emerso che vi era una crescita esponenziale di utilizzo nelle medicine alternative (CAM) tra la popolazione bianca. Leggermente inferiore era invece la preferenza tra le minoranze razziali ed etniche.

Tutto questo senza prendere in considerazione la validità della preghiera a scopo salutare, per la quale aderiscono il 33% della popolazione bianca abbinandola a una terapia CAM, il 16,9% degli asiatici e il 20,1% degli afro-americani.
«Fino a ora, sappiamo poco su come il diverso utilizzo delle CAM abbia influenzato le disparità razziali ed etniche nella salute e nella mortalità. La ricerca è urgente perché c’è bisogno di capire l'efficacia, gli effetti collaterali e le interazioni delle terapie CAM con la medicina convenzionale», spiega Su.

Secondo Richard Nahin, consulente senior presso lo Scientific Coordination and Outreach at the National Center for Complementary and Alternative Medicine (NCCAM), questo studio è di grande importanza per comprendere e far chiarezza sulla scelta delle medicine alternative da parte di diverse popolazioni. A suo parere, tuttavia, gli autori dello studio in questione si sono dimenticati di comprendere un fatto fondamentale, perché ci sono queste differenze?

«Non vi è, infatti, nessuna evidenza che suggerisca che nell’anno 2007 la NHIS abbia sottovalutato l’uso delle CAM tra gli ispanici e i neri non ispanici. Per esempio, alcuni prodotti CAM per i quali i gruppi di minoranza, in relazione all'uso sostanziale di indagini sulle piccole locali o regionali, non sono stati inclusi nei rapporti del NHIS 2002 o nel 2007. In base a questa possibilità, NCCAM sta ridisegnando il supplemento CAM per il 2012 NHIS. Sperando di comprendere meglio l'utilizzo di varie terapie non convenzionali che hanno più probabilità di essere utilizzato dai gruppi di minoranza», conclude Nahin.

Che sia per un motivo o per l’altro, gli americani, a quanto pare attualmente prediligono le medicine alternative e, a nostro avviso, se l’utilizzo è fatto sotto controllo di un medico esperto si possono anche ottenere molti benefici.
Che dire poi di quel 33% che utilizza la preghiera come medicina? Be’, in certi casi, visti i costi, gli interminabili tempi delle liste d’attesa della sanità: spesso non resta che pregare…
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