Lo sguardo


LO SGUARDO


Tratto dal libro " Il volo del Cuore" - Franco Bottalo - Xenia Edizioni



"L'uso dello sguardo è molto importante in terapia. Anche se il tuo strumento principale di lavoro sono le mani, è bene che non sottovaluti l'importanza dello sguardo. Nello sguardo c'è un potere che è tanto più cristallino quanto più il Cuore è limpido; è bene che ti renda conto delle grandi possibilità dello sguardo.

Il modo più semplice di impiegarlo è di lasciare che vada dove lavora la mano, in questo modo lo sguardo sostiene e rafforza l'azione della mano. E' anche importante che, esercitandoti nell'uso dello sguardo, non ti preoccupi della vista"

"Che differenza c'è fra sguardo e vista? "

"E' molto semplice. La vista impiega gli occhi per consentire intenzionalmente a qualcosa di entrare dentro di noi e in questo modo il nostro cervello può riconoscere degli oggetti; nel caso di un lavoro terapeutico la vista, ad esempio, identifica il colore della pelle, analizza segni specifici sul corpo, osserva la postura e così via. Lo sguardo invece, lascia uscire qualcosa da noi verso l'altro.


Guardare è emettere energia, e quella dello sguardo è un'energia molto, molto potente.

Per questo è fondamentale che sia controllata e guidata dal Cuore.

Dirigere lo sguardo sulla zona che stai trattando con la mano rinforzerà quindi l'azione della mano, ma all'inizio devi stare attento a non stancarti troppo. Questo è un problema abbastanza frequente all'inizio, soprattutto in persone come te che hanno forti tensioni agli occhi. Le tensioni agli occhi sono un modo che abbiamo di proteggerci da ciò che viene dall'esterno; quando il mondo esterno ci spaventa e ci minaccia, sentiamo l'impellente bisogno di proteggerci da ciò che viene dall'esterno; quando il mondo esterno ci spaventa e minaccia, sentiamo l'impellente bisogno di proteggerci, di chiuderci. E poichè non possiamo passare la vita con gli occhi chiusi o lo sguardo rivolto al pavimento, siamo portati a mettere forti tensioni negli occhi che blocchino l'ingresso delle energie esterne che temiamo. Di solito ci sono degli ottimi motivi per cui fin dall'infanzia instauriamo tali blocchi e in ogni buon manuale di psicologia li puoi trovare spiegati molto meglio di quanto non possa fare io"



Appariva evidente che non era questo il tema su cui voleva soffermarsi, e difatti riprese:

"Una volta che il blocco è creato, tende a ripetersi in modo automatico e continuativo, indipendentemente dalla situazione esterna presente al momento, dal non far passare ciò che ci minaccia si giunge al non far passare e basta. Ma l'energia non si limita a entrare attraverso gli occhi: ne esce anche! Di fatto sono una via di comunicazione nei due sensi. Ovviamente, se gli occhi sono bloccati in entrata, risulterà difficile anche muovere l'energia in uscita.
Inoltre, come ti ho detto, l'energia che può essere veicolata attraverso gli occhi è molto, molto potente, e non sempre è guidata da un Cuore puro!

E se l'energia che spinge per uscire è molto forte, si potrà percepire un vero e proprio senso di fastidio e dolore per la pressione che esercita nel tentativo di muoversi. Per questo ti suggerisco di esercitarti con moderazione nell'uso dello sguardo, perchè i tuoi occhi sono molto bloccati, e ci vorrà molto tempo perchè possano sciogliersi. D'altro canto, se ti eserciterai con costanza e attenzione a emettere lo sguardo, questo favorirà il ridursi delle tensioni"

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" Se stai lavorando con la mano su di una zona troppo tesa e carica e vuoi dirigere questa energia eccedente verso un'altra zona, puoi tenere lo sguardo fermo proprio su di essa mentre con la mano lavori sull'altra. Questo è solo un primo passo su di un sentiero dalle possibilità infinite. Ma percorrerlo richiede molta semplicità e quiete."

"Non capisco?"

" Certo, per ora non puoi capire. Proverò a farti un esempio, ma prendilo per quello che è: solo un esempio. Supponiamo che tu senta che la persona è agitata e carica in alto.

Puoi allora portare il tuo sguardo in alto immaginando di trasmettere calma e poi, con lo sguardo, portare verso il basso l'eccesso di energia nella parte alta, mentre le mani continuano a trattare la persona come sei solito fare.

Questo è ciò che si chiama dare un'intenzione e una direzione allo sguardo. Oppure puoi lasciare che lo sguardo si muova lungo tutto il corpo e si fermi poi là dove senti che è necessario un riequilibrio."

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"Il potere dello sguardo deriva direttamente dal Cuore, che lo guida e lo nutre. Il Cuore è la sede e la dimora della spinta alla crescita di ognuno di noi, comunque ti piaccia definirla. Puoi parlare di Anima, di Spiriti o di Dio, di unione col Principio Cosmico Universale o altro ancora. I termini sono solo termini, quello che è bene che tu abbia ben chiaro, e quindi fissatelo bene in mente, è che la direzione alla nostra vita viene da lì", il palmo della sua mano destra aperta indicava il centro del mio petto, " dal Cuore. Quella è l'unica guida a cui puoi affidarti".










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