L'ormone della felicità è il "comandante" delle difese immunitarie
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Stimola la produzione di una quantità aumentata di anticorpi


Redazione ANSA ROMA 14 luglio 2017

Spesso le persone tendenzialmente felici hanno un buon sistema immunitario, e questo può non essere un caso. La formazione di anticorpi contro virus e batteri sembra infatti essere influenzata da un ormone collegato alla felicità, la dopamina. Lo rivela uno studio internazionale pubblicato su Nature, che sottolinea come questo meccanismo non esista nei topi.
Quando una sostanza estranea invade il nostro corpo, gli anticorpi riconoscono e combattono l'intruso. In regioni specializzate dei linfonodi, i cosiddetti centri germinativi, vengono selezionati gli anticorpi più idonei per avere una risposta immunitaria contro gli specifici agenti patogeni.
All'interno del centro germinativo, le cellule immunitarie, ovvero i linfociti B e i linfociti T, "collaborano tra loro e formano una struttura chiamata sinapsi immunologica, attraverso cui le membrane cellulari si trasmettono informazioni", afferma Michael Meyer-Hermann del Braunschweig Integrated Centre of Systems Biology, in Germania. A svolgere un ruolo nel controllo su questo meccanismo sembra essere la dopamina, uno degli ormoni collegati al piacere e alla ricompensa, nonché neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale. Attraverso simulazioni al computer, i ricercatori sono stati in grado di mostrare che le cellule T nei centri germinativi liberano la dopamina, che a sua volta, porta ad una più rapida regolazione dei segnali per la selezione delle cellule B necessarie alla migliore risposta immunitaria. "L'effetto più pronunciato del processo controllato dalla dopamina è quello di produrre una quantità chiaramente aumentata di anticorpi", spiega Meyer-Hermann. Questo meccanismo potrebbe essere sfruttato per potenziare le risposte immunitarie dopo la vaccinazione nella popolazione anziana, ma anche per migliorare la sopravvivenza durante un'infezione molto aggressiva.


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