Agopuntura e cancro, un aiuto nella prevenzione della xerostomia
il venerdì 01 aprile 2011 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto

Nuovi studi per l’utilizzo dell’agopuntura nella prevenzione della sindrome della bocca secca, un noto effetto collaterale della terapia anticancro a radiazioni

L’agopuntura era già stata oggetto da parte di alcuni studi per il suo ruolo nella cura e trattamento della xerostomia, la cosiddetta sindrome della bocca secca che si verifica quale effetto collaterale della chemioterapia.

Questo nuovo studio, invece, si prefigge di utilizzare la terapia con gli aghi al fine di prevenire questo disturbo. Per questo motivo, è stato sovvenzionato l’MD Anderson Cancer Center che ha sede presso l’Università del Texas (Usa). Lo studio si avvale della collaborazione della Fudan University Shanghai Cancer Center, con sede a Shanghai (Cina).

Il motivo per cui gli scienziati hanno ritenuto importante studiare l’uso dell’agopuntura nella prevenzione della xerostomia è perché, come spiega il dottor Lorenzo Cohen, questo disturbo colpisce più dell’80% dei pazienti con tumore testa-collo sottoposti a radioterapia. Gli effetti collaterali possono essere debilitanti per la qualità della vita della persona, rendendo difficile parlare, mangiare e dormire. Spesso poi ci anche alterazione nel senso del gusto.

Non meno importante è sapere che la saliva aiuta a mantenere sterile e sana la cavità orale, sottolinea Cohen. In più, svolge un ruolo di primo piano nel processo digestivo; un deficit di saliva può limitare l’assorbimento delle sostanze nutritive.
Ecco quindi l’importanza di prevenire. E, nel caso il problema si manifesti lo stesso, poter intervenire con tempestività.

L’obiettivo dello studio, spiega Cohen, è determinare se l’agopuntura vera previene in modo efficace la xerostomia indotta dalle radiazioni. Se diminuisce i sintomi in coloro che già ne soffrono e se riesce a migliorare la qualità della vita.
Sarà anche importante cercare di comprendere i meccanismi alla base dell'agopuntura che aiutano a curare e prevenire la malattia. Analizzeremo anche i costituenti salivari per vedere se cambia qualcosa di specifico nella saliva, e cercheremo di capire perché il flusso di saliva delle persone affette da xerostomia aumenta con il trattamento di agopuntura, prosegue Cohen.

Nel progetto, arrivato alla fase III, verranno coinvolti 300 pazienti statunitensi affetti da tumore alla testa e al collo. I pazienti provenienti dalla Cina, invece, saranno affetti da carcinoma nasofaringeo, un altro tipo di tumore maligno. Tutti i pazienti saranno poi sottoposti a trattamento con radiazioni.
Prima della fase di trattamento con le radiazioni, i partecipanti allo studio saranno suddivisi a caso per ricevere l’agopuntura in diversi modi: con aghi inseriti a caso, o in punti selezionati; la cosiddetta agopuntura sham che si esegue con veri aghi e placebo inseriti in punti non attivi; o, infine, le cure standard.
Valutazioni soggettive e oggettive circa la xerostomia saranno raccolte prima, durante e al termine della terapia. La stessa cosa avverrà dopo 3, 6 e 12 mesi i trattamenti con le radiazioni.
Attendiamo i risultati.
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