“El Pututu” andino.

Sentire suonare “El Pututu” andino (“conchiglia” in quechua) è un’esperienza che tocca il Cuore, un’emozione che scalda “dentro” e infonde una sferzata di energia… del resto profondità e forza sono le caratteristiche del suono che emette.
La musica è molto utilizzata nello Sciamanesimo perchè la vibrazione crea suono, e l’energia del suono entra in contatto con quelle attorno, le smuove, le sveglia.
L’Universo e’ un tutt’UNO energetico, manifestato da vibrazioni, tutta la creazione è una sinfonia di suoni, di vibrazioni.
Il suono ha delle proprietà particolari per modulare e modellare l’Energia, cioè la materia!

Uno sciamano non usa solo il tamburo: anche le conchiglie possono essere usate come “tromba”.

 

 

La conchiglia del mare porta con se il suono dei venti, delle onde e delle acque profonde.
Chissà quanti segreti e misteri conserva!
Secondo la mitologia, Tritone, figlio di Poseidone, dio del mare, soffiava in una conchiglia per agitare le onde e provocare una tempesta, oppure per ottenere un suono dolce in grado di calmare il mare.
Eccolo qui il nostro Tritone, nella fontana del Tritone in piazza Barberini a Roma, capolavoro di Gian Lorenzo Bernini, rappresentato sulle valve di una enorme conchiglia, con il busto eretto e le gambe squamose di un mostro marino, il Tritone si erge imponente con la testa piegata all’indietro nello sforzo di soffiare nella grande conchiglia che sostiene con le braccia levate verso l’alto e da cui fuoriesce copiosa l’acqua che irrora tutta l’opera

 

Fin dall’antichità era usata come richiamo, tuttavia è difficile stabilire chi ha soffiato per primo dentro ad una conchiglia, ed in fondo poco importa!
La conchiglia è anche uno strumento rituale, per esempio nella zona himalayana e in genere in tutti i paesi di religione buddista di origine tibetana; originariamente erano usate come distorsori o amplificatori della voce umana.
La colonna d’aria contenuta all’interno della conchiglia viene messa in vibrazione dalle labbra del suonatore, che ne ottiene un suono profondo, la tonalità dipende dalla posizione del foro e dalle dimensioni della conchiglia stessa. Non è facile come sembra, a volte ci vuole del tempo, prima di imparare a suonarla.

La conchiglia Pututu è uno strumento musicale “naturale” andino, a fiato, molto antico, è infatti collegato a tutte le vecchie culture peruviane, dalla più remota fino ad arrivare agli Incas ed è stato usato come mezzo di comunicazione per convocare assemblee speciali o annunciare eventi importanti durante l’impero Inca, non solo: il suo suono poteva anche indicare pericolo e segnalare emergenza, quindi in quel caso diventava una specie di sirena.

 

 

 

Nella foto “El Pututu”, suonato dallo Sciamano Andino Arnaldo Quispe nella mia associazione, il 26 giugno 2015; il Pututu di Arnaldo apparteneva ad un vecchio curandero andino.

 

 

 

 

 

 

Il Pututu comunica sempre qualcosa e purifica con il suo suono forte. In alcune cerimonie sciamaniche è stato usato per chiamare il Condor (spirito Kuntur) e per i rituali di guarigione, nel Tawantinsuyu (l’Impero Inca), i messaggeri annunciavano un arrivo in ogni punto di controllo Qhapaq Ñan (il grande percorso Inca) usando il Pututu.
Alcune persone ritengono che il suono del Pututu sia collegato alla Pachamama (la nostra Terra), ed il suo suono sia una malinconica canzone della madre Terra.
I primi esemplari di Pututu andini sono stati trovati nei siti archeologici e sono costituiti da enormi conchiglie di Strombus, molluschi che crescono nelle acque calde. Questi molluschi rappresentavano un enorme potere simbolico, sono stati ritrovati esemplari anche nelle tombe e nei templi, perchè rappresentavano il potere, sia socio-politico, ideologico o religioso.

Concludendo, quando ho sentito per la prima volta il suono del Pututu, ho percepito subito il suo grande potere: è stato simile ad un tuono, mi ha scosso ed è arrivato dritto al Cuore..

 

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… una chiamata, a vivere “intensamente”!

 

 

 

 

 

 

Dopo averlo sentito, l’ho anche voluto e trovato, queste sono le immagini del mio “El Pututu”

Da Cuore a Cuore, con il suono del Pututu, “dentro”.

Maria Grazia Mauri