Anche Miriam Leone usa Reiki
il venerdì 10 luglio 2009 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto




Miriam Leone trionfa con Unomattina Estate e confessa: «Non posso amare se mi alzo alle 4:30»


Niente da fare: Miriam Leone, Miss Italia in carica nonché conduttrice di «Unomattina Estate», non vuole ammettere di avere una marcia in più rispetto alle colleghe reginette di bellezza. «Mi sono solo trovata al posto giusto al momento giusto» si schermisce. Miriam, a neanche nove mesi dall’incoronazione a più bella d’Italia, si ritrova al timone di uno dei programmi più importanti di Raiuno. Con ascolti sorprendenti, per giunta.
Qualche merito se lo riconoscerà!

«Non amo tessere le mie lodi. Evidentemente ero giusta per quello che la rete aveva in mente: la miss e il prof. Arnaldo Colasanti».
Di miss ce n’erano tante…

«Forse mi hanno scelto perché sono una che non si lamenta mai, che fa questo mestiere con dedizione assoluta. O perché sono quasi laureata o anche solo per l’età: ho partecipato al concorso tardi, a 23 anni. Se avessi avuto qualche anno di meno non mi avrebbero offerto questo lavoro».

Quando è arrivata la proposta, cosa ha pensato?

«Da qui a giugno cambieranno idea! Ho capito che era vero solo pochi giorni prima dell’inizio, leggendo il mio nome sui giornali».

Come sta andando?

«È un’esperienza stimolante che vivo con un pizzico di incoscienza. La diretta mi dà adrenalina, mi costringe a
essere sempre concentrata. E tutte le mattine alle 6.44, un minuto prima dell’inizio, sono emozionatissima».

A che ora si sveglia?

«Alle 4.30. Poi faccio 15 minuti di reiki, una disciplina orientale che insegna a respirare utilizzando il diaframma: mi aiuta a mantenere l’equilibrio».

Si rivede in tv?

«Sì, con gli autori per capire i miei errori. Mi faccio coinvolgere troppo, dovrei essere più professionale».

Che mestiere sognava?

«Mi sarebbe piaciuto realizzare documentari: ammiro Piero Angela».

Miss Italia cosa c’entra?

«Ho partecipato dopo una discussione avuta con un amico. Io ho sempre sottovalutato la mia bellezza, perché non la considero una qualità assoluta. Lui sosteneva che è un dono di Dio e che avrei dovuto considerarla tra le opzioni della mia vita. Mi ha convinto a tentare quella carta: ha fatto benissimo».

C’è spazio per l’amore nella sua vita?

«No. L’amore è come un germoglio che ha bisogno di dedizione, il mio stile di vita non è propizio a questo. Come faccio con i miei orari? Ci vorrebbe un panettiere, che si addormenta alle 9 di sera e si sveglia alle 4!».

Progetti?

«No, vivo nel presente. Altrimenti si rischia di perdere quello che ci passa davanti. E spesso è così bello!».

di Stefania Zizzari

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