Nato prematuro e dato per morto, torna in vita dopo due ore di coccole della madre
il venerdì 27 agosto 2010 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto


Era nato prematuro con poche speranze di vivere. Dopo che i medici lo avevano dichiarato morto, la mamma ha voluto salutare per l’ultima volta il figlio senza vita, nato a 27 settimane. La sorella gemella del piccolo, Emily, era salva, ma per Kate Ogg, Jamie non poteva e non doveva morire. Lei lo ha stretto a se, pelle a pelle, gli ha detto quanto lo amava, lo ha coccolato, non voleva lasciarlo andare.

E poi il miracolo. Dopo due ore di contatto con la pelle della madre, dopo due ore di carezze e amore, il bambino ha cominciato a dare segni di vita. Prima solo un sossulto, poi davanti agli occhi stupiti dei medici Kate gli ha dato una goccia del suo latte sulle dita e lui ha cominciato a succhiare.

Un miracolo che i medici chiamano tecnica del canguro, dal modo dei canguri di tenere i propri piccoli in un sacchetto vicino ai loro corpi. In questo modo la madre di fungere da incubatore umano tenendolo al caldo, stimolandolo e nutrendolo. I neonati trattati con il metodo pelle a pelle hanno anche dimostrato di avere bassi tassi di infezione, malattie meno gravi e sono a minor rischio di ipotermia rispetto ai bambini curati in terapia intensiva.

Jamie è nato a marzo, oggi ha 5 mesi ed è un bambino normale. Per questo la signora Ogg, australina, ha raccontato la sua storia in tv durante lo show “Tonight” con la speranza che il metodo pelle a pelle possa essere diffuso dando a delle madri disperate un ultimo tentativo per salvare il proprio figlio.

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