Storia del Reiki

Le diversità di lingua, di cultura, di religione e i fatti accaduti, hanno fino a poco tempo fa, intralciato le informazioni e le conoscenze sulle origini del Reiki.

Noi Occidentali abbiamo ricevuto le informazioni sul Reiki, ed imparato la stessa tecnica, dalla Sig.ra Hawayo Takata (1900 -1980) e dai suoi allievi. A Lei si deve il merito di aver fatto conoscere il Reiki in Occidente, se non fosse stato per questa donna, quasi certamente il Reiki sarebbe uscito dal Giappone molto più tardi, o addirittura mai.

Non dobbiamo dimenticare l’importanza di quanto fece Hawayo Takata proponendo il Reiki in Occidente e per questo La ringrazio, tuttavia ci sono aspetti degli insegnamenti della Takata che non condivido, per esempio l’elevato costo da Lei imposto per il livello Master, un prezzo così alto ha vietato a molti di imparare il metodo, ostacolandone la rapida diffusione. Ciò andava contro le intenzioni di Mikao Usui, il quale desiderava che il Reiki fosse alla portata di tutti e non limitato a pochi. Si scrive e si parla spesso dei prezzi alti che ruotano intorno al Reiki, grazie anche alle regole iniziali imposte dalla Takata. Usui non esigeva compensi elevati per i suoi insegnamenti e trattamenti. Hawayo Takata apprese il Reiki direttamente da Hayashi, che aveva schematizzato e personalizzato la tecnica; a differenza di Usui, Hayashi chiedeva alti compensi per i suoi trattamenti e insegnamenti, probabilmente anche Hawayo Takata aveva sborsato una cifra notevole per la sua permanenza nella clinica di Hayashi, e successivamente per gli insegnamenti sul Reiki, allorché decise di apprendere e insegnare questa tecnica; possiamo quindi comprendere il motivo per cui Takata diffuse il Reiki con questi prezzi.

Fortunatamente oggi è possibile imparare Reiki a qualsiasi prezzo: gratis, ad offerta, a costo adeguato oppure a costo elevato. Gli insegnanti Italiani di Reiki sono moltissimi, tutti sono liberi di stabilire il compenso che ritengono opportuno per il loro lavoro, ma anche gli allievi possono scegliere, con altrettanta libertà, quanto desiderano sborsare per ricevere ed imparare il Reiki; per questo motivo riteniamo che gli allievi di Reiki giungono all’insegnante più adeguato per la Loro crescita e il compenso chiesto o offerto, è esattamente il prezzo che l’allievo può pagare.

Oggi sappiamo con certezza che la storia del Reiki ed anche la stessa tecnica, è stata modificata dalla Takata. Nel periodo in cui Takata iniziò a praticare e insegnare il Reiki, la seconda guerra mondiale era iniziata poco dopo il suo ritorno alle Hawaii dal Giappone, dove aveva appreso il metodo di guarigione spirituale di Usui, in seguito al recupero della sua salute, ottenuta proprio con dei trattamenti Reiki. Con l’attacco giapponese al porto di Pearl Harbour avvenuto nel 1941, vicino a dove la Takata viveva ed insegnava Reiki, tutto ciò che era collegato al Giappone diventò negativo e la gente respingeva qualsiasi cosa proveniente da quella nazione; probabilmente in quel periodo era molto difficile insegnare e diffondere una pratica giapponese come il Reiki, per questo motivo pensiamo che Takata decise che l’unico modo per continuare a insegnare e diffondere la disciplina fosse quello di far sembrare più occidentale il suo fondatore. Questo potrebbe chiarire l’entrata in scena di un Usui versione ministro cristiano e rettore di un’università cristiana in Giappone.
Nulla accade per caso, probabilmente il Reiki per essere conosciuto ed imparato in Occidente, doveva passare per questa via.

Notizie più precise sul Reiki e sulla sconosciuta figura del mitico Mikao Usui, iniziarono ad arrivare in Italia nel 2000, grazie alle ricerche dei Master Reiki William Lee Rand, Walter Lubeck, Frank Arjava Petter, Andrew Bowling, Chris Marsh, Hiroshi Doi e Taggart King.

Anche una praticante Italiana di Reiki ha partecipato alla diffusione di notizie più reali:
nei primi mesi del 2004 una dinamica ragazza, Chiara Grandi, è partita per il Giappone alla ricerca delle origini del Reiki.
Chiara ha rintracciato è frequentato la scuola del Rev. Hyakuten Inamoto, la Komyo Reiki Kai,e nel Dicembre dello stesso anno è diventata insegnante di questa tecnica.

A Kyoto, Chiara ha subito scoperto un metodo diverso da quello occidentale di vivere Reiki, basato unicamente sul messaggio originario di Usui e spogliato di quelle regole e quegli usi che Reiki aveva ricevuto arrivando in occidente.

Successivamente Chiara ha introdotto in Italia la tecnica del Komyo Reiki insegnata in Giappone dal Rev. Inamoto e con il benestare dello stesso Reverendo, nel 2005 ha fondato la Komyo Reiki Kai Italia, sede italiana dell’omonima scuola giapponese, diventando la prima Komyo Reiki Teacher italiana.

Lo scopo principale della Komyo Reiki Italia è quello di mantenere intatti gli insegnamenti originali del suo fondatore e di renderli disponibili a chi desidera apprendere il metodo, senza doversi recare in Giappone poiché la scuola italiana utilizza gli stessi metodi di insegnamento e di pratica di quella giapponese, perfino i manuali sono quelli originali del Rev. Hyakuten, tradotti e costantemente aggiornati.

Queste sono le notizie ufficiali, confermate dalle ricerche del Rev. Inamoto, sul fondatore del Reiki e sui suoi allievi:

Mikao Usui: nato nel villaggio Taniai-Mura il 15 agosto 1865. Fondatore della disciplina Reiki, la insegnò nella sua Usui Reiki Ryoho Gakkai. Ricevette la consapevolezza del Reiki durante una lunga meditazione sul monte Kurama e, considerata la straordinarietà di ciò che aveva ricevuto, decise di tramandarlo perchè potesse essere d’aiuto a tutti. Morì nel 1926, quattro anni dopo aver fondato la sua scuola.
Chujiro Hayashi: fu uno dei venti allievi che divennero Maestri sotto la guida di Mikao Usui. Fondatore della scuola Hayashi Reiki Kenyu Kai, modificò la disciplina rendendola più tecnica e “fisica”, riducendone però la parte spirituale che l’aveva contraddistinta. E’ grazie ad Hayashi Sensei se Reiki ha varcato i confini del Giappone, diffondendosi in America e poi in tutto il mondo. Morì nel 1940 dopo aver formato 17 maestri Reiki.

Chiyoko Yamaguchi: nata nel 1921, fu iniziata al Reiki all’età di 17 anni e fu una degli allievi di Hayashi Sensei. Fu impegnata nella diffusione del Reiki tradizionale fino al 2003, anno in cui morì.

 

Rev. Hyakuten Inamoto: nato nel 1940, fu allievo di Yamaguchi Sensei.
Il Rev. Inamoto, monaco buddista della “Terra Pura” (la stessa religione del Maestro Usui) riporta la disciplina Reiki verso la metodologia originaria, incentrando cioè l’attenzione sul miglioramento dello stato spirituale dell’individuo (da cui derivano successivamente i benefici fisici). L’aspetto “mentale” dell’approccio al Reiki è infatti per il Rev. Inamoto una parte fondamentale della disciplina, poichè è la nostra mente a governare sul corpo e non il contrario. Il Rev. Inamoto fonda la Komyo Reiki Kai affinchè il messaggio originario del Reiki possa essere reso disponibile a tutti, ed è attualmente ancora impegnato nella diffusione del metodo Komyo Reiki (oggi presente in tutto il mondo).