Vai tranquillamente!

Il motto della scuola Giapponese Komyo Reiki Do, fondata dal monaco buddista giapponese Hyakuten Inamoto, di cui sono insegnante autorizzata, è:

“Vai tranquillamente nel mezzo della lode o del biasimo. “
(Go placidly in the midst of praise or blame)
e
“Una tazza di tè, una tazza di illuminazione!”
(A cup of tea, A cup of enlightenment!)
Nella lode (Homerare temo)
Nel biasimo (Kenasare temo)
Sii tranquillo (Heizen to ayume)
E vai! (ayume!)
Il fondatore della scuola Komyo Reiki Do ci ricorda che dobbiamo essere come la solida roccia e non farci scuotere dal vento che soffia sulle varie fasi della vita, lo stesso vale per la lode e il biasimo.

Ayume!

Le parole “lode o biasimo” rappresentano il mondo della dualità, la coppia degli opposti, che è la nostra realtà oggettiva.
E’ il mondo in cui viviamo, quello del bene/male, del guadagno/perdita, del successo/fallimento, della vittoria/sconfitta, del forte/debole, del ricco/povero, del giovane/vecchio, uomo/donna, alto/basso, destra/sinistra, nascita/morte e così via.

E’ l’antico concetto di Yin e Yang, alla base della filosofia e del pensiero cinese, e rappresenta la dualità esistente in ogni elemento di cui è composto l’Universo: due entità opposte e complementari, formano la totalità. E’ anche la legge Universale perché tutto il Cosmo è fondato sui due principi opposti Yin e Yang: l’uno non può esistere senza l’altro, come la notte non può esistere senza il giorno e viceversa, sono interdipendenti.
Nessun elemento dell’Universo può essere solo completamente Yin o solo completamente Yang, ed ognuno dei due elementi contiene il seme del proprio opposto.

“Vai tranquillamente nel mezzo” ci indica che per andare avanti nella vita occorre trascendere ed innalzarsi al di sopra del mondo della dualità.
Non serve scappare o correre qua e là, occorre procedere con calma e pacificamente.
Dopo la notte con la Luna, arriva il giorno con il Sole.

Come possiamo trascendere il mondo della coppia di opposti?
Dal punto di vista mentale possiamo farlo lasciando andare la dualità e non attaccarci ad essa, questo ci insegna Sensei Hyakuten Inamoto.
Dal punto di vista fisico, lo possiamo fare gustando una tazza di tè.
Una tazza di tè può farci superare la dualità.

Nell’atto di prendere una tazza di tè non c’è bene/male, guadagno/perdita, successo/fallimento, ma il niente o l’assoluta uguaglianza.
Mentre ci godiamo una tazza di tè, siamo in uno spazio ed un tempo dove possiamo essere calmi e stare in pace; questo è uno stato di Satori o Illuminazione.
Lo stesso pensiero lo trasmette anche Thich Nhat Hanh, monaco e filosofo buddista del Vietnam: per gustare una buona tazza di tè occorre essere completamente calati nel presente.
Solo nella consapevolezza del presente le nostre mani possono sentire il piacevole calore della tazza.
Solo nel presente possiamo assaporare l’aroma, sentirne la dolcezza ed apprezzarne la delicatezza.

Se stiamo pensando continuamente ad eventi e cose passate, o se ci preoccupiamo in anticipo del futuro, perderemo completamente l’esperienza di goderci una tazza di tè, e ci ritroveremo a guardare nella tazza vuota perché il tè non ci sarà più.

La vita è quella tazza di tè che teniamo racchiusa oggi nelle nostre mani, siamo noi a sostenerla, se non siamo calati pienamente nel presente, lei se ne sarà già andata, e perderemo il sentimento, l’aroma, la delicatezza e la bellezza della vita.
Il passato è passato, è andato, noi lasciamolo andare.
Il futuro non è ancora qui.

Ayume!

Gustiamoci qui ed ora il buonissimo tè, sorridiamo ed illuminiamo la nostra vita!

Ama-tè stesso, il momento è adesso!

Da Cuore a Cuore

Maria Grazia Mauri