Reiki Mawashi

Cerchio Mawashi con gli amici Reiki dell’Emilia Romagna, al Parco di Levante – Cesenatico
La parola Mawashi in giapponese significa forma circolare, ed è anche il verbo usato per indicare il ruotare, o il fare circolare l’energia, rappresenta qualcosa che circonda e racchiude, (può anche essere un anello, per esempio), ed è così che è stato chiamato il cerchio energetico nel Reiki giapponese, ricorda tanto un caldo abbraccio che circonda, unisce, infonde gioia, benessere e fa circolare l’energia!
La simbologia del cerchio racchiude significati profondi, Il cerchio è energia in movimento ed il suo movimento è senza fine, rappresenta l’unità e la perfezione, non si può orientare e assorbe l’energia da ogni suo punto periferico per trasmetterla nel centro. Nella pittura Buddhista Zen, il simbolo sacro dell’ Ensō, è creato da una pennellata d’inchiostro che disegna il cerchio, tracciata su seta o carta di riso in un unico gesto istintivo, non può essere cambiato e corretto, per questo motivo la spontanea pennellata rotonda è per i giapponesi la rappresentazione dell’espressivo movimento dello spirito, in quel preciso momento. Ensō è il soggetto più comune della calligrafia giapponese, simboleggia l’illuminazione, la forza, l’universo, la vera natura dell’esistenza e dell’illuminazione, è un simbolo che unisce il visibile e il nascosto, il semplice e il profondo, il vuoto e il pieno.
Anche nella nostra vita il cerchio è sempre presente: Pianeti, Sole, Quadranti dell’orologio, ruote, semi, bulbi oculari, monete, anelli, cellule, frutta, uova, cartelli, ecc.ecc., dunque questo simbolo non può mancare nel Reiki!Alcune semplici indicazioni su come creare il Cerchio Mawashi:

inizio sempre la composizione del cerchio effettuando la connessione dall’alto, quindi tutti i partecipanti alzano le braccia al cielo, è bellissimo sentire l’energia “pizzicare” o pulsare nelle mani appena si esegue l’unione con il Cielo, in modo da vivere la Terra con quella parte di Cielo che la compone anche nel cerchio che si formerà. L’uomo è simile ad un albero, è un ponte che mette in comunicazione e connessione i tre livelli del cosmo: quello sotterraneo tramite le radici che scavano la profondità in cui affondano, la superficie della Terra per mezzo del tronco e dei rami, e il Cielo con i suoi rami superiori e la cima, attirata dalla luce del Sole, lo stesso principio riflette nella composizione del cerchio Mawashi; poi, le mani scendono e si uniscono in Gassho (due mani giunte), attraverso questo gesto sentiamo dentro di noi la connessione e l’unione con l’energia e l’Universo, ci rilassiamo respirando dolcemente, lasciando andare le tensioni e le preoccupazioni. E’ uno stato, questo stare con “le mani in mano” molto differente dal significato tipicamente Italiano del non fare nulla (…lazzarone!). Successivamente giriamo tutti insieme le mani unite a sinistra, poi la sinistra rimane sotto e ferma, la destra si apre e ruota.

Il praticante Reiki si trova così subito posizionato con la mano sinistra ed il palmo rivolto verso l’alto, la mano destra con il palmo rivolto verso il basso, incontrando le mani degli altri praticanti. E’ possibile unire le mani con quelle delle altre due persone posizionate alla nostra destra e alla nostra sinistra toccandole, oppure tenerle leggermente sollevate, in ambedue i casi, la percezione dello scorrere dell’energia è diversa.
I palmi posizionati verso l’alto rappresentano l’ implorazione, i palmi rivolti all’interno invitano all’abbraccio, i palmi rivolti verso il basso invitano alla calma, non a caso alcuni medici taoisti sostengono che le mani servono ad “operare trasformazioni” .
Molte persone ritengono che il percorso del fluire della energia nelle mani sia legato alla mano destra o alla sinistra, una mano invia ed una riceve, tuttavia l’energia nel cerchio può girare sia in senso orario che antiorario, quindi possono dare e ricevere energia entrambe le mani in ogni senso, sarà l’abitudine a determinare la scelta e la direzione del flusso. La mano destra genera energia a dominanza maschile, la sinistra genera energia a dominanza femminile, nel cerchio si crea un’Alchimia molto intensa, ed è innegabile, quando le mani si uniscono nel cerchio Mawashi si forma un campo energetico che va al di là degli individui, si diventa UNO con il Tutto, e con il tempo nei praticanti Reiki uniti in cerchio giungono anche molte percezioni, intuizioni, sensazioni.
Il cerchio Reiki è una espansione energetica, fondamentale sarà l’intento espresso all’interno del cerchio composto perché diventerà una chiave, un indirizzo, una indicazione da seguire che aprirà la via all’energia, dirigendola verso l’obiettivo dichiarato, molti anni di pratica me lo hanno confermato; non è comunque obbligatorio, è possibile lasciare scorre l’energia di mano in mano, senza indirizzarla, in modo che fluisca naturalmente.
Per creare un campo di energia forte ed efficace, i praticanti Reiki possono sentire scorrere questo campo in ogni cellula del loro essere, immergendosi totalmente nella pratica ed “accendere” nei loro Cuori un grande Amore: questi ingredienti (Amore-Cuore), sono sempre i migliori Motori per l’energia!
Quando i praticanti Reiki formano un cerchio Mawashi ed esprimono la volontà di alimentare l’energia con l’Amore, ecco che l’energia inizia a girare e a farsi sentire, ed è proprio nel momento in cui le persone iniziano a sentire il campo energetico che molte cose possono accadere, anche se i risultati non sono immediatamente visibili.
A questo punto è fondamentale percepire le persone partecipanti in salute, gioiose, serene e contente, circondate dal benessere e lasciar fluire l’energia con abbondanza.
Spesso invitiamo ad entrare nel centro del cerchio una persona presente che ha bisogno di forza ed energia, oppure al centro del cerchio “entrano” persone non presenti fisicamente ed i praticanti inviando energia per il loro massimo bene.
Il cerchio composto trasmette l’energia anche nel centro, e chi si posiziona in quel punto, riceve più energia. Ricordo molto bene il momento in cui, durante un seminario Reiki di primo livello per operatori socio sanitari in un centro diurno integrato per persone con Alzheimer, nel cerchio Reiki appena composto, il cane presente nella struttura è entrato spontaneamente nel cerchio sdraiandosi al centro, godendosi così il trattamento; immobile, con gli occhi chiusi, rilassato ed abbandonato, si è alzato solo quando si è sciolto il cerchio!
In molti anni di pratica, abbiamo sperimentato e percepito sensazioni diverse quando le persone sono al centro del cerchio, a volte l’energia cambia nelle mani in un modo improvviso, nello stesso momento in cui ci focalizziamo su una persona, o spostiamo l’attenzione su un’altra.Alcune volte al cerchio Mawashi, si sono uniti praticanti Reiki a distanza, non presenti fisicamente, e lo hanno fatto connettendosi mentalmente nell’ora in cui il cerchio veniva composto fisicamente, esprimendo semplicemente l’intenzione di partecipare e di essere presenti, anche a distanza è possibile sentirsi parte di un cerchio energetico che sta lavorando unito con Amore, l’energia va dove scorre l’attenzione, parte ed arriva e ritorna con gratitudine.

Nel cerchio Mawashi si dona l’Amore a “piene mani”, ed Il principio di reciprocità insegna sempre come lasciar fluire il dare senza concentrarsi solo su ciò che ritorna indietro, il flusso del dare è naturale, alimenta l’energia ed all’interno di questo cerchio…. tutto torna, sempre.
Un altro metodo molto particolare, è quello di appoggiare il proprio dito medio nell’incavo della mano della persona al nostro fianco, che lo avvolgerà leggermente, creando un circolo energetico molto particolare: la mano è sede della sensibilità tattile, nella Medicina tradizionale cinese con il percorso dei meridiani, i canali energetici del corpo nei quali scorre il Qi, ( Ki, l’energia vitale), i meridiani delle mani sono collegati agli organi interni, si dividono in Yin e Yang e hanno i loro punti di inizio o di fine nelle dita, in questo caso, il dito medio corrisponde al meridiano “Ministro del Cuore” – Pericardio (medio/yin), elemento fuoco, la sua funzione è quella di controllare il Sangue e la sua regolare circolazione (xin zhu xue), veicolo del Qi, quindi mettere il dito medio in contatto nella mano dell’altro praticante, significa far vibrare l’energia del Cuore, veicolo dello Shen, ed attraverso il Sangue si raggiunge ogni parte del corpo che nutre e riscalda. Lo Shen è lo spirito divino che scende sull’uomo e nell’uomo, fino a farne parte, la sua dimora è nel Cuore (Xīn), l’Imperatore per la medicina tradizionale cinese, collegamento principale tra Terra e Cielo e supremo comandante di tutte le funzioni fisiche ed intellettive del corpo.
Al centro del palmo della mano, c’è un altro punto molto importante e conosciuto, relativo al meridiano di Pericardio (Ministro del Cuore), PC8-MC8 – Laogong, chiamato “palazzo del lavoro” (Gong = palazzo (imperiale), Lao = fatica, lavoro, tassazione). Per trovare il punto nel centro della mano, piega le dita tra il 3° e 4° metacarpo.
Il Pericardio è una sacca che avvolge e protegge il Cuore. L’imperatore, il Cuore, nel palazzo con i suoi ministri, emissari dell’imperatore, guida il nostro cerchio Mawashi. E’ un Ministro del Cuore molto attivo, dirige il popolo, si dà da fare…il punto PC-8 è localizzato al centro delle mani che compiono il lavoro quotidiano e maneggiano le cose della vita (palazzo), ed anche nel cerchio i Laogong si abbracciano e si uniscono, in una danza energetica, lavorando per noi!
L’energia dalle mani fluisce attraverso il Cuore e la barriera che lo protegge dall’esterno, il Pericardio, nel cerchio Reiki le nostre barriere personali vengono superate per infondere benessere a noi stessi e a chi amiamo.
E’ possibile comporre un cerchio Reiki anche appoggiando le mani sulle spalle di un altro praticante, o appoggiare le due mani sulla schiena della persona accanto ed inviare energia. E’ stato un “Trenino energetico” molto intenso, quello che abbiamo creato a Gavirate presso Ainao, lavorando nel cerchio Reiki TEATE con Sensei Masami Okamoto (nella foto)

Il cerchio Reiki è “aperto” a tutti, si può comporre proprio come la pennellata dell’ Ensō, con quel tocco di Cuore intriso d’Amore. Possono unirsi e partecipare alla creazione di questo flusso generoso anche le persone che non hanno ricevuto le armonizzazioni Reiki, ed è sempre un bel momento quando si inizia a percepire l’energia, rinforzando anche i canali energetici del corpo.

Provare per credere?
No! Non c’è provare.
“Fare o non Fare, non c’è provare”, dice il Maestro Yoda, personaggio di Guerre stellari.

Agisci, entra nel centro del Cerchio Mawashi, diventa protagonista con l’energia!

Maria Grazia Mauri