Reiki al Cane, i punti di agopuntura.

La storia dell’agopuntura veterinaria è abbastanza recente a differenza di quella umana, tuttavia il metodo cinese è un metodo olistico dove nessuna parte del corpo può essere compresa se non in relazione al tutto.
Per la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) il corpo umano e quello animale, sono percorsi da un continuo flusso di energia vitale chiamata Qi (Ki nel Reiki) che nasce dai principali organi e fluisce in un sistema di canali detti meridiani.
L’inserzione di aghi sui punti energetici chiamati anche “agopunti” influiscono sulla circolazione dell’energia nei meridiani e permettono il ripristino della condizione di salute.
Presso le facoltà di medicina veterinaria cinesi si è condotta una ricerca sistematica ed uno studio di applicazioni terapeutiche di agopuntura sugli animali da lavoro cinesi e sugli animali sui quali è basata la Zootecnica cinese. Questi studi hanno evidenziato dei punti di agopuntura che possono essere impiegati per i trattamenti di malattie del Cavallo, del Bovino, del Maiale, delle Galline, degli animali domestici, ecc.
L’agopuntura veterinaria è stata messa a punto dai cinesi per gli animali da lavoro e da produzione delle campagne locali, per quanto riguarda il Cane in Cina negli anni passati non si è fatto granché perché non era un animale molto diffuso, inoltre sappiamo che in alcune zone della Cina mangiare carne di Cane è una pratica diffusa e durante l’annuale Festival di Yulin in Cina, i Cani sono, purtroppo, macellati e mangiati ancora oggi.
Il presente articolo non intende approfondire questo aspetto delicato, se vi interessa l’argomento i motori di ricerca vi potranno essere utili.

L’agopuntura nel Cane è stata quindi messa a punto dagli Occidentali, uno dei primi veterinari ad occuparsi di questa tecnica fu il Dr Milin di Parigi, uno studioso di agopuntura umana, che iniziò una trasposizione anatomica dei punti umani sul Cane, successivamente, grazie all’opera di vari veterinari è stata adottata l’agopuntura umana per il trattamento della patologia funzionale ed antalgica del Cane.
Il primo volume Italiano a presentare uno studio quasi completo dei principali punti usati in agopuntura umana e trasferiti sperimentalmente sul Cane per il trattamento della patologia funzionale ed antalgica è stato pubblicato nel 1978 da Edizioni Minerva Medica, “L’Atlante Anatomico di AGOPUNTURA VETERINARIA”, scritto dal Professor Luciano Roccia e da Marzio Panichi, Professore di Medicina legale veterinaria della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’ Università di Torino, ed attualmente consulente per il benessere degli animali all’ Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro.
Un libro molto bello che ho la fortuna di avere, dove sono spiegati tutti i punti di agopuntura del Cane, del Cavallo, del Bovino, del Gallo, del Suino, con gli utilissimi prontuari terapeutici.

In questo video ci sono delle immagini dell’ Atlante Anatomico che ho citato sopra, il Veterinario mostra anche dei punti da trattare con le mani per calmare l’animale, fra cui uno salvavita:

L’agopunto è un’area cutanea a bassa resistenza elettrica e grande concentrazione di terminazioni nervose libere, fasci e plessi nervosi, mastociti, vasi linfatici, capillari e venule. Quando il Medico Veterinario punge con l’ago queste aree va ad agire sul sistema nervoso centrale e periferico coinvolgendo anche gli apparati muscolo-scheletrico, cardiovascolare, ghiandole endocrine ed esocrine.
In questo modo si incrementa il circolo sanguigno, si favorisce la liberazione di neurotrasmettitori e neuro-ormoni, si infonde rilassamento agli spasmi muscolari e si stimola il sistema immunitario.
L’Agopuntura in ambito veterinario funziona ma è sicuramente più impegnativa rispetto ad altre terapie.

Anche Reiki può essere applicato agli animali sui punti di agopuntura, esattamente come le altre discipline energetiche che usano gli agopunti, per esempio lo Shiatsu, la Digitopressione, ecc., in un modo dolce, delicato e non invasivo.
Con Reiki non abbiamo bisogno di fare pressioni, i meridiani e i punti sono appena sotto la superficie della pelle e l’energia raggiunge i punti, basta il tocco.
Possiamo iniziare il trattamento posando con Amore entrambe le mani sull’animale, con una mano si mantiene sempre il contatto mentre l’altra si sposta trattando i vari punti, ed iniziamo a passare la mano lentamente sul corpo dell’animale verso il lato della colonna vertebrale, partendo dalla testa alla zampa posteriore, seguendo il percorso del meridiano della vescica, muovendo la mano per tre volte su ciascun lato del corpo dell’animale. Questo anche per dare l’informazione al Cane che stiamo facendo qualcosa di diverso dalle solite carezze.
La nostra intenzione è quella di rilassarlo e calmarlo, nel caso ce ne fosse bisogno.
La mano che riposa e comunque sta trattando quella parte su cui è ferma, può sentire qualsiasi reazione del Cane sul punto in cui l’altra mano sta lavorando.

I punti possono essere trattati in vari modi, anche con movimenti circolari del pollice, oppure posando la mano semplicemente sopra il punto, lasciando fluire l’energia.
Quando questi punti vengono stimolati, liberano la tensione muscolare, promuovono la circolazione del sangue e migliorano la forza vitale del corpo per favorire la guarigione.
I punti possono essere utilizzati per alleviare il dolore, disintossicare il corpo, migliorare la salute, ecc.
Certo è che non si diventa esperti di Medicina Tradizionale cinese in pochi mesi e tante sono le persone che pensano di esserlo pur non avendo alla base lo studio della MTC che richiede molti anni di pratica e approfondimento, del resto lo stesso percorso dei meridiani è stato individuato molti secoli fa dagli antichi medici orientali attraverso la sperimentazione, lo studio e la pratica costante.
Se non viene praticata nel modo giusto, l’agopuntura può creare anche danni all’animale, per cui dobbiamo affidarci ad un veterinario esperto nel settore, e non a sedicenti agopunturisti privi di qualifica e di esperienza. Ricordiamoci che il corpo degli animali è differenze rispetto al nostro per quanto riguarda l’applicazione degli aghi, per cui evitiamo anche di rivolgerci ad un agopunturista umano.
Possiamo concludere il trattamento ripassando la mano per tre volte sulla parte dove abbiamo iniziato.

Ho verificato nel corso degli anni, e più di una volta, che i Reiju della Komyo Reiki possono far bene agli animali in difficoltà, aumentando la loro forza e vitalità. Ho anche “armonizzato” a Reiki alcuni cani, uno in particolare è nel mio cuore: per mesi mi ha seguito silenziosamente durante le armonizzazioni, e quando arrivava il momento, puntualmente il cane lo sentiva a distanza e si presentava nella sala dove lavoravo con l’energia, “bussando” alla porta dove praticavo per entrare. Si sedeva e mi fissava silenziosamente, senza muoversi, più di una volta ho incrociato i suoi occhi ed in un caso è intervenuto in un modo sorprendente, rafforzando l’armonizzazione in corso e segnalandomi una persona in particolare (mi ricorderò sempre di questo episodio). La naturale evoluzione è stata quella di chiedere silenziosamente al simpatico cagnolino se volesse ricevere un Reiju!
Dopo aver ricevuto il suo “silenzioso e telepatico” consenso, l’ho armonizzato; il supercane è stato per tutto il tempo fermo ed in silenzio, meritandosi anche il rilascio dell’attestato alla fine!

Immagine tratta dal libro: “L’Atlante Anatomico di AGOPUNTURA VETERINARIA”

Ecco uno schema dei meridiani nel cane:

Meridiani negli arti inferiori

Faccia mediale:
meridiano del Polmone
meridiano del Pericardio
meridiano del Cuore

Faccia laterale:
meridiano del Grosso Intestino
meridiano dell’Intestino Tenue
meridiano del Triplice Riscaldatore

Meridiani del tronco:

Ventrale:
meridiano di Vaso Concezione

Dorsale:
meridiano di Vaso Governatore

Meridiani degli arti posteriori:

Faccia Mediale:

meridiano del Fegato
meridiano della Milza
meridiano dei Reni

Faccia laterale:

meridiano della Vescica
meridiano della Vescica Biliare
meridiano dello Stomaco

Ci sono anche delle parti del corpo che, se trattate con Reiki sugli animali, infondono benessere e tranquillità, ed agiscono sulle emozioni, ma ci sono anche punti dove l’animale non gradisce essere toccato e questa è un’informazione che va presa in considerazione.
Infine, Reiki non è un’alternativa alla diagnosi e alle cure mediche veterinarie tradizionali, semplicemente è una integrazione e un affiancamento alle stesse.

Buon ANIMA-li REIKI, vi saluto e vi abbraccio calorosamente con due foto. Uno è l’ Amico Pinko, ama i cerchi Reiki e il Qi Gong, assiste silenziosamente e curiosamente alle mie lezioni di Qi Gong settimanali, sdraiandosi sempre nel mezzo del cerchio Mawashi che componiamo.

Lui invece era la star del gruppo, si chiamava Paco Spusolino con pagina Facebook molto attiva. Quando era giù di tono, data l’età, riceveva con piacere l’energia a distanza, ritornando arzillo e pimpante!

Purtroppo ci ha lasciato qualche mesa fa…ciao Paco!

Da Cuore a Cuore

Maria Grazia Mauri