Entrainment nel Reiki

 

“Entrainment” è un termine della fisica che indica la situazione in cui due sistemi oscillanti e che hanno una debole interazione, finiscono per oscillare in sincronia.
Fu lo scienziato olandese C.Huygens a coniare questo termine, nel 1665, dopo aver scoperto che due dei suoi orologi a pendolo, molto vicini tra loro, avevano iniziato ad oscillare all’unisono. Giocherellando con gli orologi, Huygens scoprì che se faceva partire l’oscillazione di uno dei due pendoli da una parte e l’altro dalla parte opposta, alla fine essi oscillavano all’unisono.
Due onde della stessa frequenza le cui rispettive creste e valli coincidono si dicono “in fase”, mentre nella situazione in cui le creste di una coincidono con le valli dell’altra le onde si dicono “in opposizione di fase”. I fisici ritengono che l’entrainment sia il risultato di piccolissimi scambi di energia tra i due sistemi, che fanno rallentare uno dei due e accelerare l’altro finché entrambi non arrivano a oscillare alla stessa frequenza. Il fenomeno è collegato anche alla risonanza ed alla capacità di un sistema oscillante di assorbire energia in modo accentuato a particolari frequenze. Ogni oggetto vibrante ha le sue frequenze preferenziali, o modi di risonanza a cui gli è più facile vibrare.

Quando esso è stimolato da oscillazioni a diverse frequenze esso tende a sintonizzarsi principalmente con la frequenza risonante con la propria (le frequenze possono essere in generale multiple), vibrando a tale frequenza e escludendo le altre, così come una madre riconosce istantaneamente il proprio figlio anche in mezzo ad una folla di scolari. Una volta che marciano allo stesso ritmo, cioè sono in fase, i sistemi oscillanti inviano un segnale più intenso di quello inviato individualmente, analogamente a quanto avviene nell’acustica.
Forse, questo succede anche in un trattamento Reiki a distanza: chi riceve l’energia nella profondità del suo corpo, si ri-sintonizza con l’energia più coerente del Reiki; con la nostra mente, tramite il nostro pensiero, lanciamo un “sasso” a distanza, che ci connette e sintonizza con la persona ricevente, e molto probabilmente l’energia è fornita su frequenze che sono adatte a quelle del corpo energetico umano, che può quindi assorbirla alle frequenze di cui è maggiormente carente.
Anche quando spingiamo un’altalena….ci sintonizziamo!

Ecco un filmato significativo:

Chi accoglie con umiltà e serenità la trasformazione, aumenta nel tempo le proprie capacità percettive, terapeutiche e psicologiche approfondendo gli ambiti dell’intuizione e della sensibilità più profonda. Si acquisisce un sentimento di profonda connessione tra sé e l’Universo, mentre l’apparenza e la separazione sono vissute solo come illusioni della percezione ordinaria. Aumenta anche la sensibilità nei confronti dell’energia altrui, così come di quella degli ambienti e dei luoghi, delle situazioni.

Buona pratica e felice connessione!

Maria Grazia Mauri